Blueprint. Pratiche culturali trasformative e urgenti

Blueprint. Pratiche culturali trasformative e urgenti è una raccolta di pratiche culturali trasformative e urgenti emerse durante la pandemia di Coronavirus curata da cheFare insieme a il Polo del ‘900 e Simone Arcagni, studioso dei nuovi media.
Una collezione di modelli, esperimenti e prospettive del meglio in circolazione per trasformare la cultura e renderla aperta, potente e sorprendente: arte, cinema, editoria musica, teatro e videogiochi.
Un compendio che si prefigge l’obiettivo di partire dalle pratiche per promuovere nuove visioni e paradigmi, così da raccogliere e analizzare cosa è stato fatto per sviluppare nuove prospettive. Quelle che si invocano sono pratiche nuove e modelli scalabili per tutta l’attività culturale. Per questo motivo ci siamo chiesti: cosa fanno gli altri? Cosa fanno le istituzioni culturali degli altri paesi?
Si tratta di una vera e propria opera collettiva che ha visto la partecipazione attiva di 35 intellettuali, artiste, ricercatori e operatrici culturali che ci hanno segnalato pratiche virtuose adottate in tutto il mondo e che ci spiegano perché, secondo loro, quel modo di fare cultura può essere il punto di partenza per una nuova visione dell’esperienza culturale post-pandemica.
Questa antologia di pratiche è stata co-costruita insieme a Alice Avallone, Lorenzo Balbi, Paola Barucchello, Tatiana Bazzichelli, Lorenzo Benussi, Tiziano Bonini, Silvia Bottiroli, Roberta Capozucca, Valentino Catricalà, Maria Chiara Ciaccheri, Giuliana Ciancio, Cecilia Cognini, Maria Elena Colombo, Simone D’Antonio, Lara d’Argento, Bruno di Marino, Sergio Dogliani, Jacopo Franchi, Enrico Gentina, Lorenzo Gerbi, Giorgio Gianotto, Freddy Paul Grunert, Chayn Italia, Marco Mancuso, Maria Grazia Mattei, Annamaria Monteverdi, Elisa Moretto, Antonio Prudenzano, Silvia Semenzin, Valentina Tanni e Filippo Tantillo.