I confini della disobbedienza
lunedì 6 Maggio | 15.00 - 20.00
Una riflessione sul significato attuale dei confini si impone con urgenza nell’analisi dei fenomeni che storicamente costruiscono i caratteri e le dinamiche territoriali oggi sottoposte alla pressione dei sovranismi. Lo sappiamo bene qui in Piemonte, dai cui numerosi valichi transfrontalieri sono transitate da secoli popolazioni erranti, in cerca di lavoro stagionale, di occasioni di commercio o di indulgenze nei santuari mete di pellegrinaggio o in cerca di salvezza dalle persecuzioni religiose.
I confini come vitale e vivace spazio di connessione, dunque. Confini come lento transitare, incontrarsi, mescolarsi di gusti, idee, lingue, da una parte all’altra, nonostante la variabilità delle frontiere, spesso contese palmo a palmo con le armi e il sangue. E da quei sentieri di montagna sono transitati anche tanti italiani che nel secondo dopoguerra scappavano dalla povertà senza documenti né permessi di soggiorno, attraversando pericolosamente a piedi nella neve la frontiera italo-francese, come raccontato così drammaticamente da Pietro Germi nel film ‘Il cammino della speranza’ vincitore nel 1951 dell’Orso d’Argento a Berlino. La grande valenza morale di quel film sta nel gesto di ‘disobbedienza’ dei gendarmi francesi che fingono di non vedere gli italiani per lasciarli passare.
Intendiamo affrontare la situazione attuale focalizzandoci sui confini tra obbedienza e disobbedienza, considerando il mare Mediterraneo e l’arco Alpino come lo spazio nel quale si gioca una grossa parte dello scontro morale, legale, antropologico, socio-politico oggi in atto.
Programma
- Ore 15.00 | Saluti e apertura dei lavori: Marco Brunazzi, Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini
- Ore 15.00 – 16.00 | Perché opporsi a condizioni e leggi ingiuste
La prospettiva etica. Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano (in collegamento video) e Enrico Peyretti, studioso, scrittore e pacifista, Centro Studi Sereno Regis di Torino
La prospettiva sociologica. Dario Padovan, sociologo, studioso di crisi e transizione socio-ambientale - Ore 16.00 – 16.40 | Guerra ai diritti fondamentali e crimini contro l’umanità
Alessandro Dal Lago, sociologo, editorialista, studioso di immigrazione e rifugiati e Domenico Quirico, giornalista, scrittore, esperto di questioni africane e mediorientali - Ore 16.40 – 18.00 | Disobbedienti, perché e come
Un/una esponente del mondo solidale attivo/a nel sostegno ai migranti, Maurizio Pagliassotti, giornalista, scrittore, analista del fenomeno migratorio attraverso la valle Susa, Alessandra Sciurba, coordinatrice del Legal Team del progetto Mediterranea Saving Humans e Giuseppe Caccia, capo missione della nave Mare Jonio operativa nel Mediterraneo centrale (in collegamento video), Daniele Gaglianone, regista del film ‘Dove bisogna stare’ premiato al TorinoFilmFestival 2018, che ha documentato l’attività di quattro ‘disobbedienti’ italiane. - Ore 18.00 – 18.20 | Gli strumenti legali per difendere i disobbedienti
Gianluca Vitale, avvocato, ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), Co-presidente del Legal Team Italia di AED-EDL (Avocats Européens Ddémocrates- European Democratic Lawyers) - Ore 18.20 – 18.50 Domande e commenti del pubblico. Conclusioni: Angela Dogliotti, Presidente del Centro Studi Sereno Regis
Modera: Elisabetta Forni