La perdita delle colonie e la persistenza delle tracce negli archivi e negli immaginari, tra stereotipi, rimozioni, nostalgia e atti mancati
venerdì 1 Aprile | 15.00 - 19.00
Terza giornata de Il colonialismo negli archivi cinematografici. Giornate di studio su storia e cinema a cura dell’ANCR, nell’ambito della rassegna VISIONI DEL RIMOSSO Lo sguardo cinematografico sul colonialismo italiano.
Il progetto nasce da un lungo lavoro di ricerca sia in ambito storico sia filmico, e in particolare dalla presenza nei fondi filmici di Ancr del film La società agricola Italo-somala nella Somalia italiana (Carlo Pedrini, 1928).
Il tema del colonialismo italiano sta riaffiorando negli ultimi anni con studi, ricerche ed esplorazioni di archivi, audiovisivi e non solo, attività che muovono dall’intenzione di prendere coscienza di un passato controverso e pieno di ombre, in buona parte rimosso e nascosto. Ne è derivata una varia e diffusa produzione letteraria e cinematografica che affronta il tema da varie angolature e si sono realizzate in modo sparso sul territorio italiano diverse iniziative di diffusione e divulgazione. Per questo motivo Ancr intende anche raccogliere il filo di quanto fin qui prodotto e studiato per avviare una sistematizzazione degli studi cinematografici sul tema e tentare di decolonizzare, finalmente, gli sguardi.
Terza giornata
La perdita delle colonie e la persistenza delle tracce negli archivi e negli immaginari, tra stereotipi, rimozioni, nostalgia e atti mancati
- Simone Dotto (Università di Udine), L’Africa dal finestrino. Industria automobilistica e cinema sponsorizzato nella transizione post-coloniale
- Rossella Catanese (Università di Udine), Tre volti della Somalia: ritratto cinematografico di una (ex) colonia italiana negli anni cinquanta
- Cristina Voto (Università di Torino / Universidad Nacional de Tres de Febrero, Bienal de la Imagen en Movimiento de Buenos Aires), Ascoltare le immagini, ascoltare l’alterità. Esercizi di decolonizzazione dell’immaginario fascista
- Chiara Cremaschi (regista) e Farah Polato (Università di Padova), Veneri nere e non solo: le spettralità del cast, i fantasmi della storia nelle storie
- Simone Trabucchi (Invernomuto), Revisiting Malù
Verso una decolonialità condivisa. Dibattito finale e chiusura lavori
Modera: Gianmarco Mancosu
Visioni ed estratti da:
- Una lettera dall’Africa (Leonardo Bonzi, 1951) [provenienza della copia Archivio Luce]
- Somalia. Missione conclusa (Claudio Costa, 1960) [provenienza della copia Presidenza del consiglio dei ministri]
- Lavoro italiano in Somalia (Edoardo Zillich, 1953) [provenienza della copia Archivio nazionale cinema d’impresa]I
- Made in Italy, Etiopia 81 (Istituto del Commercio estero, 1968) [provenienza della copia Archivio nazionale cinema d’impresa]
- Makai, donna d’Africa (Giorgio Moser, 1953) [provenienza della copia Archivio nazionale cinema d’impresa]
- Mogadiscio bianca e nera (Gianfranco Pagani, 1954) [provenienza della copia Archivio nazionale cinema d’impresa]
- Malù lo stereotipo della Venere nera in Italia [censored] (Invernomuto, 2015, videosaggio)
Programma delle giornate di studio
- 30 marzo, ore 14,30-19 | Corso Valdocco 4/A – Sala Conferenze
Il colonialismo negli archivi cinematografici – prima giornata
L’attrazione dell’oltremare e l’Africa seducente: esotismo, esplorazioni, la costruzione dell’altro e dell’altra prima dell’impero fascista
- 31 marzo, ore 15 – 19 | Corso Valdocco 4/A – Sala Conferenze
Il colonialismo negli archivi cinematografici – seconda giornata
La conquista dell’Impero: aggressione, propaganda, espansione e discorso sulla razza - 1 aprile, ore 15 – 19 | Corso Valdocco 4/A – Sala Conferenze
Il colonialismo negli archivi cinematografici – terza giornata
La perdita delle colonie e la persistenza delle tracce negli archivi e negli immaginari, tra stereotipi, rimozioni, nostalgia e atti mancati - 2 aprile, ore 11-13 | Corso Valdocco 4/A – Sala Conferenze
Il colonialismo negli archivi cinematografici – quarta giornata
Vedere l’impero. L’Istituto Luce e il colonialismo fascista
Progetto speciale finanziato dal Ministero della cultura, direzione generale cinema e audiovisivo.
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