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Una call for papers sul ’68

Il 68 a Torino. Occupazione di Palazzo Campana

Aggiornamento del 19 settembre 2018 | Selezionati i vincitori della Call for papers

  • Luca Bufarale, progetto: I consigli dei delegati di fabbrica a Torino negli anni della contestazione operaia (1969-1972)
  • Erica Grossi, progetto: La storia minore. L’eredità del ’68 nelle esperienze di scrittura collettiva della storia nella scuola dell’obbligo degli anni Settanta
  • Claudio Simone Guido Panella, progetto: Oltre la pagina, oltre lo schermo: la controcultura italiana 1967-1969 e le sue eredità
  • Jacopo Tomatis, progetto:    La canzone del Sessantotto: una prospettiva storico – culturale

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Sei uno studente, un dottorando o un ricercatore? Non hai ancora compiuto 40 anni? Partecipa al bando per la selezione di quattro sommari che verranno poi sviluppati in papers sui temi dell’eredità del ’68. Hai tempo fino a sabato 30 giugno 2018 per presentare il tuo progetto al Centro Studi Piero Gobetti e al Polo del ‘900.

 

Dall’immaginazione al potere. 1968-1969

È passato mezzo secolo dal Sessantotto: un termine diventato fortemente evocativo, che in realtà non indica solo l’anno 1968, in sé, ma comprende anche i mesi immediatamente precedenti e quelli successivi, un arco di tempo fortemente caratterizzato dalla formazione di nuovi e travolgenti movimenti di protesta, sia degli studenti, sia dei lavoratori e in generale dei giovani. Fu uno dei momenti di svolta più importanti nella storia del Novecento, che aprì una stagione complessa e travagliata di trasformazione della società, per molti versi di crisi (anche drammatica), ma per altri versi di grandi conquiste sociali, politiche e culturali.

Come tutti i grandi fenomeni che hanno cambiato profondamente la società, il Sessantotto è oggetto di interpretazioni diverse, che continuano ad alimentare un vivace dibattito pubblico, ma che spesso si risolvono in immagini stereotipate, in giudizi sommari, in ingenue apologie o in sbrigative condanne. E proprio per questo è fondamentale, ancora oggi, studiare quel momento storico in tutti i suoi aspetti, ricostruendo tanto le dinamiche interne ai movimenti di protesta, le discussioni che li attraversarono e le forme del loro agire collettivo, quanto l’impatto che quei nuovi soggetti ebbero sulla politica e sulla cultura dell’epoca.

Gli istituti di ricerca riuniti nel Polo del ’900 possiedono un patrimonio documentale ricchissimo a questo proposito. Si tratta perlopiù di fondi archivistici personali, donati negli ultimi trenta, quarant’anni da ex militanti dei movimenti (appartenenti a diverse correnti politico-ideologiche), nei quali sono conservati soprattutto volantini di agitazione e propaganda, documenti di analisi e di elaborazione socio-politica, opuscoli, manifesti, giornali e pubblicazioni varie (spesso di carattere effimero e occasionale). Un materiale enorme, che si riferisce prevalentemente alla realtà torinese e attraverso cui è possibile ricostruire in maniera approfondita gli aspetti più significativi di quella stagione: le occupazioni universitarie della fine del 1967, le lotte negli istituti scolastici superiori, le prime iniziative nei quartieri popolari, le lotte operaie (in particolare alla Fiat nella primavera/estate del 1969) e l’intreccio di queste diverse esperienze in un “movimento” che si proponeva di rivoluzionare l’intera società.

A questa documentazione di carattere archivistico si affiancano inoltre un patrimonio bibliotecario e una emeroteca di altissimo livello, attraverso cui è possibile ricostruire sia i dibattiti politico-culturali dell’epoca, sia le interpretazioni storiche e giornalistiche che di quei fenomeni sono state avanzate negli ultimi cinquant’anni. Il Polo del ’900, pertanto, è il principale punto di riferimento per chi vuole studiare quella stagione straordinaria e capire le ragioni per cui essa ritorna periodicamente al centro del dibattito pubblico.

 

Bando di selezione

Il bando mira alla selezione di massimo quattro sommari che verranno poi sviluppati in quattro papers sui temi dell’eredità del Sessantotto. I temi di indagine possono attingere ai vari aspetti di quel complesso fenomeno: linguaggi, cultura, scuola e università, politica, biografie, genere, movimento operaio ecc. La selezione si rivolge a studenti, dottorandi e ricercatori delle Università italiane (iscritti a qualsiasi facoltà) che non abbiano compiuto i 40 anni di età entro la data del 31 dicembre 2018.

 

Materiali e termini di consegna

Per essere ammessi alla valutazione, i potenziali autori dovranno far pervenire un sommario, di una lunghezza variabile da un minimo di 4.000 a un massimo di 6.000 caratteri (spazi inclusi), completo di titolo e corredato da una lettera di presentazione e curriculum vitae predisposto secondo il modello europeo, datato e sottoscritto con autorizzazione al trattamento dei dati ex Dlgs. 196/03 s.m.i. (pena la non ammissibilità alla valutazione).

Affinché la domanda sia oggetto di valutazione il curriculum vitae dovrà essere, inoltre, necessariamente corredato dal testo qui di seguito riportato e controfirmato: “In ottemperanza all’art. 10 della l. 31/12/1996  n. 675 (art. 48 del d.p.r 445 del 2000) il sottoscritto dichiara sotto la propria ed esclusiva responsabilità, che quanto riportato nel presente curriculum vitae corrisponde al vero”.

Le istanze, in busta chiusa, dovranno pervenire entro e non oltre sabato 30 giugno 2018 presso la Segreteria della Fondazione Polo del ’900, Via del Carmine 13, 10122 Torino, II piano. La consegna potrà avvenire a mano o con raccomandata a/r. In caso di spedizione via posta all’indirizzo Fondazione Polo del ’900 Via del Carmine 13 10122 Torino, farà fede la data del timbro postale accettante.

 

Valutazione

La valutazione dei sommari verrà effettuata da una commissione ad hoc composta da tre membri in grado di stabilire la qualità e la pertinenza del messaggio e la spinta innovativa dei contenuti. I lavori della commissione si completeranno entro e non oltre il 18 luglio 2018 e il suo giudizio è insindacabile.

 

Risultati

I risultati con i nomi dei quattro candidati selezionati e le relative motivazioni verranno pubblicati sul sito del Polo del ‘900 e comunicati direttamente agli interessati entro il 31 luglio 2018.

 

Svolgimento delle selezioni

I candidati selezionati saranno seguiti nelle loro ricerche dal Centro studi Piero Gobetti, ente coordinatore del progetto del Polo del ‘900 Dall’immaginazione al potere. 1968-1969. L’attività di ricerca è prevista tra il 1 settembre 2018 e il 1 settembre 2019. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 30 settembre 2019. I candidati dovranno sviluppare il tema proposto nel loro sommario in un documento più ampio (tra 30.000 e 40.000 battute) e saranno invitati a partecipare a una giornata di restituzione delle ricerche effettuate, che si svolgerà al Polo del ‘900 tra l’ottobre e il novembre 2019. Alla giornata parteciperanno anche studiosi e studiose del movimento del ’68. Le ricerche saranno pubblicate sul sito del Polo del ‘900 e verranno accolte nella collana “Frammenti di politica” del Centro studi Piero Gobetti e dell’editore Ananke lab. Ciascun finalista selezionato per le lezioni e il paper riceverà un compenso lordo di 1.000 euro.

 

Informativa dati personali

I dati personali acquisiti dalla Fondazione Polo del ‘900 saranno oggetto di trattamento unicamente per la gestione della procedura di valutazione e di selezione delle candidature. Eventuali richieste di chiarimenti potranno essere indirizzate all’e-mail: direzione@centrogobetti.it: specificare come oggetto della mail “Bando 1968”.

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